
Accedendo al servizio dedicato dell’INPS con le credenziali SPID, CIE o CNS si può fare richiesta del bonus fino a 3.000 euro per la frequenza dell’asilo nido.
Attenzione: la domanda deve essere presentata dal genitore che sostiene l’onere della retta. Per la maggiorazione della retta eventualmente spettante sarà preso in considerazione il valore dell'ISEE minorenni del genitore con il quale il bambino risulta convivente.
La richiesta del rimborso consiste in due fasi:
- la prima prevede la presentazione dell’istanza e consente di prenotare le risorse in relazione alle mensilità del 2023 di proprio interesse,
- la seconda consiste nell’allegare i documenti effettivi di spesa, passaggio che sblocca il pagamento delle somme dovute, adempimento fondamentale per ricevere il bonus nido.
Nella prima fase sarà necessario prestare particolare attenzione nell’indicazione dei dati del soggetto, dell’asilo nido e delle mensilità di frequenza: la domanda per il bonus nido prevede l’inserimento delle informazioni relative al bambino o alla bambina iscritto al nido. Bisognerà quindi indicare il codice fiscale del minore e, successivamente, passare alla schermata relativa alle informazioni della struttura prescelta.
Bisognerà quindi in primo luogo selezionare se si tratta di una struttura pubblica o privata autorizzata (nel nostro caso struttura pubblica autorizzata) e indicarne la denominazione e il codice fiscale (nel nostro caso C.F. 80002050310), mentre solo in caso di strutture private autorizzate è richiesto di inserire il provvedimento di autorizzazione, numero, data dello stesso e l’Ente di adozione.
Una volta completata la compilazione delle informazioni relative all’asilo nido sarà necessario selezionare i mesi di frequenza.
Da evidenziare un aspetto importante: la domanda del bonus nido non segue l’anno scolastico bensì l’anno solare.
In prima battuta quindi il genitore potrà richiedere esclusivamente il bonus nido per i mesi di frequenza del 2023 e, solo dal prossimo anno, sarà possibile richiedere le ulteriori quote spettanti. Bisognerà attendere il lancio del portale aggiornato da parte dell’INPS per richiedere il bonus nido per le mensilità 2024.
In ogni caso, dopo aver inserito i mesi per i quali si richiede il rimborso delle rette sarà necessario spuntare le caselle con le quali si dichiara di:
- non fruire (con riguardo al minore di cui in domanda) delle detrazioni fiscali, previste dall’art.2, comma 6, L.203/2008 per la frequenza di asili nido, relativamente alle somme percepite in virtù del beneficio in oggetto;
- non aver in godimento, per le spese indicate in domanda, rimborsi a carico della finanza pubblica;
- aver in godimento, per le spese indicate in domanda, rimborsi a carico della finanza pubblica di valore parziale, con il relativo importo.
Attenzione poi all’indicazione delle modalità di pagamento del bonus nido: il mezzo prescelto, selezionando una delle opzioni previste dal menù a tendina nella procedura di domanda, deve essere intestato al richiedente.
Una volta conclusa la procedura di compilazione della domanda sarà necessario flaggare le voci relative alle dichiarazioni di responsabilità e successivamente procedere con l’invio della domanda per il bonus asilo nido.
Nella sezione Gestione sarà quindi possibile consultare la domanda trasmessa e l’esito della stessa.
Queste le fasi di lavorazione dell’istanza:
- Bozza
- Inviata
- Protocollata
- Istruttoria
- Da acquisire
- Pagamenti
Al fine del pagamento delle somme spettanti si ricorda che è fondamentale l’allegazione dei documenti relativi alle rette pagate. Dopo aver presentato domanda si passa quindi alla fase successiva.
È nella sezione Allegazione, accedendo alla domanda presentata, che sarà quindi possibile inserire i documenti che attestano l’avvenuto pagamento delle rette e che quindi sbloccano l’erogazione effettiva del bonus asilo nido da parte dell’INPS.
Nella sezione Importo autodichiarato si indicherà il mese di competenza tra quelli indicati nella domanda e, successivamente, sarà necessario inserire i dati del documento, che dovrà recare gli estremi del richiedente.
In caso di più documenti di spesa (fatture/ricevute di pagamento ecc.) relativi ad una mensilità si deve allegare un unico file che le contenga tutte.
Se la documentazione di spesa (fatture/ricevute di pagamento ecc.) riguarda più mesi è necessario allegare la stessa per tutte le mensilità a cui è associata.
Dopo aver selezionato il tipo di documento (ad esempio bonifico, bollettino o ricevuta di pagamento) sarà quindi necessario inserire il numero dello stesso, la data e allegare il file.
Si ricorda infine che c’è tempo fino al mese di aprile 2024 per l’inserimento delle spese relative al 2023.